Capitolium
Capitolium

Il tempio, dedicato alle divinità Giove, Giunone e Minerva, è edificato sul lato nord della piazza del foro, da cui è separato dal tracciato del Decumano Massimo.


Della struttura rimangono oggi solo gli imponenti resti del podio e, il basamento rivestito con blocchi squadrati di panchina, che si suppone fosse alto circa 2 metri.


Eretto poco dopo la fondazione della colonia, si ipotizza che il tempio avesse tre celle e un pronao a doppio colonnato di quattro colonne. In questa prima fase gli architravi e il doppio spiovente in legno erano rivestiti da lastre di terracotta.


Molti esemplari di queste ultime infatti sono infatti stati trovati in una fossa sacra in cui venne sepolto il materiale architettonico del tempio colpito da un fulmine, insieme ad una lastra di marmo con iscrizione “fulgur conditum” (sepoltura del fulmine) e a una lamina di bronzo con i nomi dei magistrati che avevano appaltato e collaudato il rifacimento del tempio. Tali oggetti sono ora esposti nella Sezione epigrafica.


Tra la fine del II e l’inizio del I sec. a.C. il tempio fu ristrutturato seguendo schemi architettonici ellenistici e venne costruito un porticato che lo circonda su tre lati. 


In epoca giulio-claudia fra il tempio ed il portico si costruì un bacino fontana e il braccio orientale del porticato fu trasformato per divenire sede della Basilica civile, il luogo in cui si amministrava la giustizia.


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