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Tipologia

Scultura

Materiale

Marmo

Dimensioni

alt. 174 cm

Epoca

Età imperiale

Cronologia

fine I secolo a.C. – prima metà del I secolo d.C.

Provenienza

Città di Luna

Sede espositiva

Museo

Inventario

RCGE 5965

Statua femminile panneggiata

La statua, priva d’identità - doveva essere infatti completata da una testa ritratto - rappresenta una figura femminile vestita di una tunica e completamente avvolta da un mantello percorso da fitte pieghe realizzate con attenzione naturalistica e andamento diversificato a valorizzare il corpo. 

La gamba sinistra, che sostiene il peso del corpo, è tesa, la destra piegata; le braccia avvolte nel mantello sono differenziate nella posizione: il braccio sinistro è abbassato e proteso in avanti (manca la mano), mentre l’altro è appoggiato al petto vicino all’ampio ripiegamento del mantello. 

Tale tipo scultoreo, derivato da prototipi greci di IV secolo a.C., non è una novità, ma è ampiamente attestato in età romana, definito dagli studiosi “Piccola Ercolanense” per il ritrovamento nel Settecento di due esemplari con queste caratteristiche nel teatro di Ercolano. 

Non conosciamo invece il luogo di provenienza della statua lunense, per la quale è stata ipotizzata una possibile destinazione funeraria. La statua ha fatto parte della collezione di Angelo Remedi.


Bibliografia: Marmora lunensia erratica, Sarzana 1983, pp. 56-57, n. 7.


Scopri la storia della città di Luna


La colonia romana di Luna che ha avuto una vita lunga più di mille anni. I Romani iniziano ad occupare il territorio su cui sorge la città agli inizi del II sec. a.C. per istituire una testa di ponte in vista della conquista della Spagna. Nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio; a ciascun colono sono assegnati 13 ettari in un’area compresa indicativamente tra il fiume Magra e l’attuale Comune di Pietrasanta.