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Tipologia

Oggetti d'uso

Materiale

Materiali diversi

Dimensioni

alt. 3,2 cm, diam. 4,5 cm

Epoca

Età imperiale

Cronologia

Prima età imperiale

Provenienza

Teatro

Sede espositiva

Museo

Inventario

RCGE 21129

Cilindro di gamba da letto

Frammento tubolare in osso pertinente a un cilindro di gamba da letto, con la raffigurazione di Eros /Erote e un insetto.

Il dio (la cui figura non si è conservata integralmente) ha la testa caratterizzata da riccioli e un volto paffuto, è raffigurato con il braccio destro sollevato e l’indice della mano proteso verso l’insetto.

Quest’ultimo, che è appoggiato su un elemento non definibile (forse un piccolo tronco) ha l’addome affusolato -sul quale sono stati dettagliatamente realizzati gli stigmi – e un paio di grosse ali decorate da puntinature, la testa sferica presenta occhi e muso stilizzati.

L’insetto – le cui dimensioni eguagliano quelle del dio, risultando maggiori del vero – potrebbe essere identificato con una farfalla, la quale, come da credenze neopitagoriche e platoniche, è associata a Psyche.

La raffigurazione di Psyche come farfalla o come fanciulla con ali di lepidottero è uno fra i molteplici temi del repertorio iconografico che ha per protagonista Eros.

Le figure in questione sono personificazioni di eros e psiche come Desiderio e Anima: la tortura dell’anima è estrinsecata nel gesto del dio che gioca con la farfalla che gli svolazza intorno oppure intento ad afferrarla per bruciarla con una torcia (esplicitazione del desiderio che fa ardere l’anima).

Scopri la storia della città di Luna


La colonia romana di Luna che ha avuto una vita lunga più di mille anni. I Romani iniziano ad occupare il territorio su cui sorge la città agli inizi del II sec. a.C. per istituire una testa di ponte in vista della conquista della Spagna. Nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio; a ciascun colono sono assegnati 13 ettari in un’area compresa indicativamente tra il fiume Magra e l’attuale Comune di Pietrasanta.