Teatro coperto
L’edificio, costruito intorno al 40 d.C., sorge nell’angolo nord-est della città ed è racchiuso in una struttura rettangolare necessaria per sostenere il tetto, intorno alla quale si sviluppano su tre lati spazi di forma allungata.
Gli spettatori trovavano posto nella cavea semicircolare, divisa in cinque cunei da quattro passaggi radiali, mentre i posti d'onore, nelle prime file, erano accessibili da ingressi laterali.
Nella parte opposta alla cavea si sviluppa la scaenae frons (sorta di scenografia fissa in muratura), verosimilmente decorata da due ordini di colonne, dove si aprivano le porte attraverso cui gli attori accedevano al pulpitum (palcoscenico), al cui margine esterno si trova il canale per il macchinario per la movimentazione del sipario.
Un'iscrizione rinvenuta all'interno del teatro sembra indicare in L. Titinio Glauco Lucreziano il committente dei lavori di una fase di ristrutturazione; alla sua famiglia appartengono inoltre le figlinae (officine laterizie) che hanno prodotto le tegole con bollo per la copertura.
L’edificio era riccamente decorato con rivestimenti marmorei, statue e busti di personaggi illustri e membri della famiglia imperiale.
Dopo numerosi rifacimenti, l’area del monumento venne utilizzata come spazio abitativo in epoca tardoantica e successivamente, in età longobarda, come sepolcreto.
Scopri la storia della città di luna
La colonia romana di Luna ha avuto una vita lunga più di mille anni. I Romani iniziano ad occupare il territorio su cui sorge la città agli inizi del II sec. a.C. per istituire una testa di ponte in vista della conquista della Spagna. Nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio; a ciascun colono sono assegnati 13 ettari in un’area compresa indicativamente tra il fiume Magra e l’attuale Comune di Pietrasanta.