Domus degli affreschi
Domus degli affreschi

La residenza, indagata solo in parte dagli archeologi, sorge a sud-est della piazza del foro; essa deve il suo nome al rinvenimento di intonaci dipinti relativi a pareti affrescate con motivi del III terzo stile pompeiano e soggetti egittizzanti, oggi esposti nella sezione dedicata alle domus.


La maggior parte delle strutture della Domus ancora visibili appartiene all’ultima ristrutturazione avvenuta in Età Claudia, dopo che l’ala occidentale venne espropriata per la realizzazione del nuovo assetto dell’area pubblica vicino al Foro. 


Uno dei punti più suggestivi di questa dimora, che si estende su circa 1300 metri quadrati, è il giardino con quattro aiuole delimitate da canalette in cui si riversavano gli zampilli di sette fontane. Su questo spazio si affacciano il triclinium estivo, con pavimento in marmo bardiglio, e due sale pavimentate con mattonelle di marmi policromi. Sul lato settentrionale si trova un altro giardino con un ninfeo; entrambi gli spazi verdi sono parzialmente delimitati da un portico finestrato affrescato. Un altro spazio aperto è costituito dall’hortus intorno a cui gravitano gli ambienti del quartiere invernale. 


La sala maggiore, identificata come triclinio, presenta un pavimento realizzato con grande varietà di marmi di importazione; altrettanto prezioso è il pavimento “a stuoia listellata” del cubiculum (camera da letto) della dominus. Nell’ala nord sono stati individuati i locali di servizio: cucina, cisterna, latrina.

Scopri la storia della città di luna

La colonia romana di Luna ha avuto una vita lunga più di mille anni. I Romani iniziano ad occupare il territorio su cui sorge la città agli inizi del II sec. a.C. per istituire una testa di ponte in vista della conquista della Spagna. Nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio; a ciascun colono sono assegnati 13 ettari in un’area compresa indicativamente tra il fiume Magra e l’attuale Comune di Pietrasanta.