Capitolium
Il Tempio, dedicato alle divinità Giove, Giunone e Minerva, è edificato sul lato nord della piazza del Foro, da cui è separato dal tracciato del Decumano Massimo.
Della struttura rimangono oggi solo gli imponenti resti del podio e il basamento rivestito con blocchi squadrati di panchina, che si suppone fosse alto circa 2 metri.
Eretto poco dopo la fondazione della colonia, si ipotizza che il tempio avesse tre celle e un pronao a doppio colonnato di quattro colonne. In questa prima fase gli architravi e il doppio spiovente in legno erano rivestiti da lastre di terracotta.
Molti esemplari di queste ultime infatti sono stati trovati in una fossa sacra in cui venne sepolto il materiale architettonico del tempio colpito da un fulmine, insieme ad una lastra di marmo con iscrizione “fulgur conditum” (sepoltura del fulmine) e a una lamina di bronzo con i nomi dei magistrati che avevano appaltato e collaudato il rifacimento del Tempio. Tali oggetti sono ora esposti nella Sezione epigrafica.
Tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C. il tempio fu ristrutturato seguendo schemi architettonici ellenistici e venne costruito un porticato che lo circonda su tre lati.
In epoca Giulio-Claudia fra il Tempio ed il portico si costruì un bacino fontana e il braccio orientale del porticato fu trasformato per divenire sede della Basilica civile, il luogo in cui si amministrava la giustizia.
Scopri la storia della città di luna
La colonia romana di Luna ha avuto una vita lunga più di mille anni. I Romani iniziano ad occupare il territorio su cui sorge la città agli inizi del II sec. a.C. per istituire una testa di ponte in vista della conquista della Spagna. Nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio; a ciascun colono sono assegnati 13 ettari in un’area compresa indicativamente tra il fiume Magra e l’attuale Comune di Pietrasanta.