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Tipologia

Materiale

Marmo

Dimensioni

alt. complessiva 38,5 cm; abaco alt. 10 cm; spess. 16,5 cm; diam. medaglioni 18 cm

Epoca

Età imperiale

Cronologia

fine I secolo a.C. – inizio I secolo d.C.

Provenienza

Area del Tempio della Dea Luna

Sede espositiva

Museo

Inventario

RGCE 5982

Capitello con medaglioni figurati

Il capitello, in marmo lunense, prevedeva una visione bifacciale e quindi probabilmente era destinato a decorare un elemento di sostegno angolare del Tempio della Dea Luna. 

A confermare questa ipotesi sono l’area di provenienza dell’elemento architettonico e il soggetto raffigurato nei due medaglioni: si tratta di due busti femminili che pur avendo le stesse caratteristiche iconografiche si differenziano per la resa, di una delle quali appare meno precisa. 

Il personaggio femminile ritratto è da interpretare come la dea Diana-Luna, raffigurata secondo la moda di età augustea che rimane in voga anche per i decenni successivi. In particolare l’acconciatura rimanda alle pettinature di Ottavia e di Livia, rispettivamente sorella e moglie di Ottaviano Augusto, e si caratterizza per le due bande ondulate raccolte dietro alla nuca in una crocchia costituita da trecce (krobylon). 

Il rilievo appare fortemente abraso e consunto; si notano le tracce di rilavorazione.


Bibliografia: Frammenti di figure e di ornato. Il riuso del marmo da Luna al territorio, a cura di A. M. Durante e L. Gervasini, catalogo della mostra 2009, pp. 19-21, n. 6


Scopri la storia della città di Luna


La colonia romana di Luna che ha avuto una vita lunga più di mille anni. I Romani iniziano ad occupare il territorio su cui sorge la città agli inizi del II sec. a.C. per istituire una testa di ponte in vista della conquista della Spagna. Nel 177 a.C. duemila cittadini romani partecipano alla fondazione della colonia di Luna patrocinata dai triumviri M. Emilio Lepido, P. Elio Tuberone e Gn. Sicinio; a ciascun colono sono assegnati 13 ettari in un’area compresa indicativamente tra il fiume Magra e l’attuale Comune di Pietrasanta.